Itinerario tra Belgio e Olanda con auto a noleggio
![]() |
Ecco il mio viaggio di agosto: un itinerario tra Belgio e Olanda, con volo da Bologna a Bruxelles e auto a noleggio. Ho scelto di visitare nuovamente questi luoghi per la quasi certezza di un ottimo esito della vacanza e per la voglia di trovare un clima fresco a solo un ora e mezza di volo da casa. Il percorso è facilmente modulabile in base alle esigenze personali, ho specificato i tempi che ritengo più appropriati da dedicare ad ogni tappa, ma si tratta comunque di località situate a distanze ragionevoli l’una dall’altra, facilmente intercambiabili tra loro ed è possibile in alcuni casi optare a scelta per gite in giornata o per il pernottamento; quello che mi sento di dire è che, optando per il pernottamento, si avrà una visione più completa, i posti più gettonati la sera tendono a svuotarsi del turismo mordi e fuggi, così da offrire la possibilità di un’affascinante e tranquilla esplorazione aggiuntiva nelle ore serali.
![]() |
Bruxelles - Concattedrale di San Michele e Santa Gudula |
Bruxelles (2 giorni). Ho spesso sentito dire che Bruxelles non ha molto da offrire a livello turistico, che in giornata si esaurisce tutto ciò che ci può essere di interessante, addirittura mi è capitato di sentirla definire triste e grigia. Be, non sono assolutamente d’accordo, ho trovato in Bruxelles una città molto interessante, viva, allegra e ordinata, se state pianificando un week-end non temete di annoiarvi perchè le attrazioni non mancano. Il centro è raccolto, si gira piacevolmente a piedi, nel quartiere Sablon ho trovato una perfetta base per il soggiorno, centrale e comodo per raggiungere tutte le attrazioni principali, offre anche una bella scelta di ristoranti e caffé. Su Place du Grand Sablon, dove il week-end si svolge un grazioso mercato dell’antiquariato, si affaccia la bellissima Notre Dame du Sablon, in stile gotico brabantino, risalente al XV sec. Di fronte alla chiesa il Jardin du petit Sablon, un angolino con aiuole fiorite e una fontana dedicata ai conti di Egmont e Hornes ingiustamente condannati dal Duca d’Alba e decapitati a Bruxelles nel 1568. A sinistra di Place du Petit Sablon, percorrendo Rue de la Régence, si trova l’imponente edificio del palazzo di Giustizia e, accanto, la ruota panoramica The View; senza necessariamente salire sulla ruota, dalla terrazza sottostante si gode un bel panorama con la Basilica del Sacro cuore sullo sfondo. A destra del Jardin du Petit Sablon, sempre percorrendo Rue de la Régence si raggiunge, in Place Royale, il Museo Reale delle Belle Arti, al suo interno c’è anche il bellissimo Museo Magritte, con una vasta esposizione dedicata all’artista surrealista. Proseguendo su Rue de la Régence si arriva al Palazzo Reale, residenza ufficiale dei reali del Belgio, utilizzato solo come palazzo di rappresentanza per eventi e ricevimenti (visitabile al suo interno) in quanto la famiglia reale risiede nel castello di Laeken, a pochi chilometri di distanza dal centro cittadino. Adiacente al palazzo c’è il parco di Bruxelles, noto anche come parco reale e, prendendo l’uscita su Rue Royale si raggiunge in pochi minuti la Concattedrale di San Michele e Santa Gudula, in stile Gotico Brabantino, è il principale luogo di culto cattolico della città, nonchè il luogo in cui si sposò con rito religioso l’attuale sovrano del Belgio Re Filippo. Proseguiamo fino alla Grand Place, il vero cuore di Bruxelles, circondata sui quattro lati dai bellissimi edifici storici: il municipio, la Maison des Ducs de Brabant, la Maison du Pigeon (in cui visse Vittorio Hugo nel 1852) e la Maison du Cornet; percorriamo i borghetti tutt’intorno alla piazza dedicando qualche sosta alle numerose e invitanti cioccolaterie, mentre eviterei i ristoranti in questa zona, per lo più molto turistici e un po’ dozzinali. Da non perdere le Galeries Royales Saint-Hubert, passaggi commerciali inaugurati nel 1847 ispirati ai palazzi italiani del XIX secolo, sormontati da una scenografica copertura in vetro e metallo, al loro interno offrono una vasta scelta di negozi e caffè. A pochi passi dalla Grand Place si trovano l’edificio della Borsa di Bruxelles e la famosa statua del Manneken Pis, la fontana con la sembianza di un bimbo che fa la pipì (per la verità l’ho trovata di scarso interesse, nonostante l’assieparsi di turisti al suo cospetto, tanto che ho evitato di andare alla ricerca delle statue omologhe raffiguranti la bambina e il cane). Raggiungiamo infine le Jardin du Mont des Arts, sovrastato dalla terrazza panoramica e circondato da un interessante complesso architettonico comprensivo di Biblioteca Reale del Belgio, Archivio di Stato e Palazzo dei Congressi. Poco distante dal centro storico ci sono gli edifici del Parlamento Europeo (visitabile su prenotazione), nonchè il Leopold Park e il Parco del Cinquantenario. A pochi chilometri dal centro, come ho precedentemente accennato, si trova il Castello Reale di Laeken, residenza dei sovrani, immerso in un ampio parco; il palazzo non è visitabile, mentre sono visitabili le serre, tra metà aprile e inizio maggio di ogni anno. All’interno dello stesso parco anche l’Atomium, monumento raffigurante gli atomi di un cristallo di ferro, costruito in occasione dell’Expo del 1958 e ospitante al suo interno esposizioni permanenti e temporanee. Parlando di cose più frivole, non mancano nemmeno i luoghi giusti per lo shopping, in Boulevard de Waterloo sono presenti tutti i maggiori marchi di moda.
![]() |
Bruges |
![]() |
Bruges |
Bruges (2 giorni). Distante giusto un centinaio di chilometri da Bruxelles, è una tappa assolutamente imperdibile durante un viaggio nelle Fiandre. Con il centro storico (dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco) attraversato dai canali e percorso da strade acciottolate a cui fanno da cornice edifici medievali, sembra uscita dai migliori libri di fiabe; offre scorci suggestivi ad ogni angolo ed è impossibile smettere di scattare foto, in notturna poi, con le luci dei lampioni che danno quel tocco di romanticismo in più, è al massimo dello splendore.
Il centro di Bruges è percorso tutt’intorno da canali, costeggiati da parchi, sui quali si snodano percorsi pedonali e ciclabili da cui accedere al cuore cittadino passando per le antiche porte. Uno degli ingressi più pittoreschi al centro è il ponte sul Minnewater (lago dell’amore), circondato dal parco, con il Kasteel de la Faille che si staglia sulla riva e il ponte Sashuis a fare da sfondo. Da lì si arriva al Beghinaggio Principesco (Patrimonio Unesco), con le belle case bianche ancor oggi abitate, affacciate sul cortile. (I beghinaggi sono comunità laiche, spesso sovvenzionate da benefattori, di donne cattoliche che conducono una vita tranquilla, ritirata e volta alle opere di carità; diffusi per lo più in Olanda, Belgio, Francia settentrionale e Germania nord occidentale a partire dal XIII sec., sono costituiti da un insieme di edifici, generalmente costruiti intorno ad un cortile e isolati dal resto della città tramite muri e porte).
![]() |
Bruges |
Il cuore della città è la Piazza del Mercato, circondata dai tipici edifici colorati con tetto a triangolo; sul lato sud c’è il mercato coperto, il cui nucleo originale risale all’epoca medievale, al suo centro spicca il Beffroi (i Beffrois sono campanili tipici delle Fiandre, del nord della Francia e di parte della Vallonia, testimonianti la prosperità e l’autonomia delle città di queste regioni nel tardo Medioevo e per ciò dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità) alto 83 m con un carillon e 47 campane, i due livelli inferiori, in mattoni, a pianta quadrata, risalgono al XIII sec., mentre il livello superiore, a pianta ottagonale, in pietra bianca, è stato costruito tra 1482 e 1486; sul lato est si trova la sede della Corte Provinciale in stile neogotico (visitabile gratuitamente).
Altro centro nevralgico della città è Piazza Burg, a pochi passi dalla Piazza del Mercato, sulla quale domina l’edificio in stile gotico brabantino del Municipio, risalente al XIV sec.; un po’ più defilata, a lato, ma non per questo meno scenografica, la Basilica del Sacro Sangue del XII sec., con la facciata in stile gotico-rinascimentale, divisa al suo interno in due cappelle: quella inferiore, romanica e quella superiore, gotica, nella quale è conservata una reliquia con quello che si suppone sia il sangue di Cristo, presa da Giuseppe di Arimatea e portata dalla Terra Santa da Teodorico di Alsazia, conte di Fiandra.
Restando in tema religioso sono degne di nota: la Chiesa di Nostra Signora, al cui interno si potranno ammirare una Madonna con bambino in marmo opera di Michelangelo e i mausolei di Maria di Borgogna e Carlo il Temerario; la Cattedrale di San Salvatore, principale chiesa cittadina, custodisce un museo con pitture e oggetti sacri.
Un altro bellissimo edificio del centro storico è l’antico Ospedale di S. Giovanni (Sint Jans-hospitaal) con l’annessa farmacia, fondato nel XII sec. e rimasto in funzione fino agli anni ‘70; è una delle strutture sanitarie più antiche d’Europa attualmente sede di un museo, ma francamente ho trovato l’esposizione (a pagamento) esigua e disorganica.
Impossibile non spendere due parole sulla famosa birra belga: nel centro di Bruges è rimasto un unico birrificio ancora funzionante De Halve Maan, gestito dalla stessa famiglia dal 1856, ma se ne hanno notizie fin dal 1546. È possibile effettuare visite guidate, per scoprire i processi di produzione della birra, ma anche fare degustazioni e acquisti nel negozio.
![]() |
Gand - Graslei e Korenlei |
Gand (2 giorni). A metà strada tra Bruges e Bruxelles, non solo per la collocazione geografica ma anche per le sue caratteristiche, la città di Gand offre un centro storico pedonale di grande fascino con canali e architetture medievali ma l’atmosfera è un po’ meno fiabesca rispetto a quella di Bruges e un po’ più contemporanea come quella di Bruxelles. Uno degli scorci più interessanti lo si può ammirare percorrendo il ponte S. Michele, da un lato abbiamo l’omonima chiesa, dall’altro il Graslei e il Korenlei, le due banchine su cui si affacciano alcuni degli edifici più belli della città, nel cui mezzo scorre il fiume Leie e, sullo sfondo, la Chiesa di S. Nicola, il Beffroi e la Cattedrale di S. Bavone (all’interno di quest’ultima è esposta la famosa pala d’altare di Jan Van Eyck “L’adorazione dell’agnello mistico”).
![]() |
Gand - Ponte e chiesa di S. Michele |
A poca distanza c’è il Municipio cittadino, bell’esempio di architettura gotica in una delle facciate che, girando l’angolo e cambiando facciata, diventa un bell’esempio di architettura rinascimentale. Di fronte al Municipio il City Pavilion, opera architettonica contemporanea in vetro, legno e cemento, ospita esposizioni e mercati e un pianoforte a libera disposizione dei pianisti di passaggio (ho avuto la fortuna di ascoltare due bellissime esibizioni improvvisate). Giusto a due passi c’è Werregarenstraat, un vicoletto divenuto galleria d’arte a cielo aperto, dove gli artisti di strada possono liberamente creare murales e graffiti. Il cuore medievale della città è il quartiere di Patershol, ideale per una sosta in uno dei caratteristici ristoranti e caffè, con tavoli a bordo fiume o nei dehors dei pittoreschi vicoletti. Il quartiere è dominato da Gravensteen, il castello dei Conti di Fiandra, con la sua massiccia struttura in pietra e tanto di torrette, merli, feritoie e fossato, commissionato da Filippo D’alsazia intorno al 1180 è situato proprio alla confluenza dei fiumi Lys e Schelda ed è stato residenza reale, tribunale e prigione; è interessante il tour con audio guida (non disponibile però in lingua italiana) che racconta la storia del castello e dei suoi abitanti.
Per chi fosse in cerca di musei sono degni di nota il Museo di Belle Arti MSK, il Museo del design e lo SMAK museo d’arte contemporanea;
![]() |
Gand - Werregarenstraat |
Da non perdere:
Alice (Onderbergen 6). Una sala da tè fantastica, arredata in modo super accogliente ed elegante con la giusta quantità di fronzoli, perfetta per colazione, pranzo o merenda;
Et Alors (Jan Breydelstraat 12). Per gli amanti di crêpes e pancakes.
Ristorante Maison Elza (Jan Breydelstraat 36). Con grande rammarico non sono riuscita a provare questo adorabile ristorante, perché il mio soggiorno in città coincideva proprio con i due giorni di chiusura settimanale; ho potuto solo sbirciare l’arredamento eclettico dell’interno e il romantico patio sul fiume… le foto dei piatti sono davvero invitanti.
Dunkerque (visita in giornata; dista un’ora da Bruges e due ore da Bruxelles). Oltrepassiamo solo per un attimo la frontiera belga e spostiamoci in Francia, precisamente a Dunkerque. Per gli appassionati di storia varrà davvero la pena fare questa piccola divagazione per una visita dei luoghi in cui si svolse la famosa battaglia che, tra 26 maggio e 4 giugno 1940, consentì l’evacuazione di circa 338000 soldati alleati stretti dalla morsa delle truppe tedesche sulla spiaggia di Dunkerque. Il pezzo forte della visita è il Museo Dunkerque 1940 Operazione Dynamo, situato all’interno della casamatta del bastione 32, quartier generale delle forze francesi e alleate durante l’operazione Dynamo, costruita nel 1874 nell’ambito di un’opera volta alla fortificazione e difesa delle coste. La visita al museo si snoda in un percorso che ripercorre accuratamente le fasi dell’Operazione Dynamo mediante video, plastici, pannelli esplicativi e cimeli (armi, divise, ma anche mezzi di trasporto e molto altro, ritrovati in loco, sulla spiaggia, tra le dune e restituiti dal mare). A pochi chilometri di distanza si trova il Fort des Dunes, un forte militare situato tra le dune della spiaggia di Leffrinckoucke, costruito nel 1878 a seguito della disfatta francese contro la Prussia con lo scopo di difendere il porto da eventuali attacchi. A seguito delle innovazioni in campo militare è divenuto obsoleto come opera difensiva ma ha mantenuto un ruolo per gli alloggiamenti militari ed è stato al centro dell’operazione Dynamo. Dal forte si ha una vista panoramica sulla spiaggia e sulle dune e, a fianco, è allestito il cimitero che ospita le 190 tombe dei soldati, tra cui quella del generale Janssen, che tra 2 e 3 giugno 1940 ivi hanno trovato la morte sotto i bombardamenti tedeschi.
Si può approfittare per una passeggiata sulla spiaggia che si estende per una ventina di chilometri da Dunkerque, Malo les Bains, passando per Leffrinckoucke, fino a Zuydcoote e, negli orari di bassa marea, andare alla scoperta dei relitti affioranti di alcune delle barche affondate durante l’operazione Dynamo (più di 200 battelli e oltre 140 piccole barche vennero perdute) e delle blockhaus costruite dai tedeschi durante l’occupazione.
P. S. Sul lungomare consiglio una sosta in uno dei ristoranti per gustare cozze e patatine.
Amsterdam (4 giorni). Nonostante il turismo folle, Amsterdam riesce a mantenere un aspetto assolutamente affascinante e pittoresco, i canali contornati dalle dimore storiche non possono lasciare indifferenti nemmeno i più insensibili e il luogo comune riguardante la legalizzazione della cannabis che sembra aver fatto della città un parco giochi per lo sballo, è appunto solo un luogo comune, perché la cannabis si può fumare unicamente all’interno dei coffee shop o in luoghi privati, quindi non immaginate di trovarvi in una giungla di sregolatezze in cui tutto è concesso, sono stata ad Amsterdam diverse volte e l’ho sempre trovata sicura e accogliente.
![]() |
Amsterdam |
Must to do in Amsterdam
-I canali Herengracht, Prinsengracht, Keizersgracht e Singel. I principali canali di Amsterdam. A piedi o in bici è d’obbligo percorrere questi bellissimi canali e le vie che vi si intersecano alla scoperta delle dimore storiche che li circondano ma anche di negozi, caffè e ristoranti.
![]() |
Amsterdam |
-La casa museo di Anna Frank (è necessario prenotare i biglietti con adeguato anticipo). Museo interessantissimo e molto toccante allestito in quello che è stato il rifugio segreto di Anna Frank e famiglia durante le persecuzioni degli ebrei nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Propedeutica alla visita la lettura del “Diario di Anna Frank”, che consentirà di immergersi appieno nell’atmosfera. Adiacente alla casa di Anna Frank si sviluppa il bellissimo quartiere residenziale Joordan.
-Palazzo Reale (biglietti acquistabili on Line sul sito). Affacciato sulla famosa piazza Dam, la sua costruzione è iniziata nel 1648, nato come Municipio è divenuto in seguito residenza reale; attualmente è utilizzato dai sovrani come palazzo di rappresentanza per gli eventi ufficiali.
-Museumplein. Ovvero il quartiere dei musei, dove hanno sede alcuni dei musei più importanti della città: Rijskmuseum; Van Gogh Museum; Moco Museum; Stedelijk Museum. (Biglietti acquistabili on line, consiglio adeguato anticipo per il museo Van Gogh). In zona non mancate di percorrere la Hooftstraat con i bei negozi e il quartiere residenziale Pijp.
-Begijnhof (Ingresso gratuito, aperto tutti i giorni). Antico beghinaggio, costituito da un complesso di 164 abitazioni risalenti al XV - XVIII sec. affacciate su un cortile interno (nel Medioevo circondato da canali), situato nei pressi di Kalverstraat, nel centro di Amsterdam.
-Museo Ons’ Lieve Heer Op Solder. La Chiesa di Nostro Signore nel sottotetto, una chiesa clandestina, situata nel quartiere rosso, risalente al 1663, allestita negli ultimi piani della residenza privata di un mercante e impossibile da riconoscere dall'esterno dell’edificio. Nel XVII sec. Il culto cattolico era ufficialmente proibito dalle leggi delle Province Unite olandesi, ma di fatto tollerato, tanto che si diffuse la costruzione di queste chiese semi clandestine dove i cattolici potevano discretamente e privatamente professare il loro credo. Trasformata in museo nel 1888 è il secondo museo più antico in città dopo il Rijskmuseum.
-De Wallen. La parte medievale della città, nonchè il famoso quartiere a luci rosse, un intrico di vicoli attraversati dai canali che si snodano intorno alla Oude Kerk, la chiesa più antica di Amsterdam.
-Casa Museo di Rembrandt. Dove il pittore visse e lavorò tra il 1639 e il 1656 quando, a causa dei debiti pressanti, fu costretto a mettere all’asta tutto ciò che possedeva e ad andarsene.
-Mercato dei fiori. Fondato nel 1862, è l’unico mercato dei fiori galleggiante al mondo, si trova sul canale Singel.
-Il cibo ad Amsterdam è vario e anche di altissimo livello, non c’è che l’imbarazzo della scelta per tutti i gusti e per tutte le tasche. Da assaggiare assolutamente: la tipica torta di mele e lo stufato di manzo con patatine, magari accompagnato da una birra locale e, se vi piacciono i gusti davvero molto dolci, anche lo stroopwafel: due sottili cialde che racchiudono un ripieno di caramello. Per chi ama la cucina cinese il Sichuan Food Restaurant è perfetto (il menù a base di anatra alla pechinese strepitoso e molto abbondante); per una location davvero unica e una cucina di ottimo livello De Plantage, in una serra affacciata sull’orto botanico; De Belhamel: piccolo ristorante in stile art nouveau, serve cucina francese con vista sui canali; Buffet Van Odette: ottima cucina in una location accogliente, con un bel dehor sul Prinsengracht; Birreria tradizionale Proeflokal A. Van Wees: stufato di manzo con patatine e birra sono una garanzia; Cafè Georgette: pausa perfetta durante la visita al Museumplein; Pluk: french toast da svenimento.
![]() |
Amsterdam |
Mulini a vento
Durante una vacanza in Olanda non si può prescindere da una visita ai famosissimi mulini a vento. Zaanse Schans, distante pochi chilometri da Amsterdam (comodamente raggiungibile in autobus dal centro città) è un museo a cielo aperto, inserito all’interno di un parco, con otto mulini a vento e laboratori artigiani dedicati alle più tipiche attività olandesi. A un centinaio di chilometri da Amsterdam si trova invece Kinderdijk (Patrimonio Unesco), un complesso di diciannove mulini a vento costruiti nella prima metà del 1700 sulle rive dei canali, al fine di evitare inondazioni; attualmente il controllo delle acque è fatto con sistemi più moderni, ma nei week-end di luglio e agosto, vista la grande affluenza di turisti, i mulini vengono comunque messi in funzione e due di essi sono visitabili al loro interno.
Delft (1 giorno)
![]() |
Delft - centro storico con campanile della Chiesa Vecchia sullo sfondo |
La cittadina di Delft è situata tra Rotterdam e l’Aia e dista all’incirca un’ora di auto da Amsterdam. È una sorta di Amsterdam in miniatura da vivere e scoprire a piedi o in bicicletta, iniziando l’esplorazione con un giro sui canali, attraversati da ponti pittoreschi e contornati da edifici storici nel tipico stile olandese, offrono scorci da cartolina e un’atmosfera fiabesca. Nel 1645 l’esplosione dell’arsenale nazionale distrusse buona parte della città e la sua ricostruzione, alla fine dello stesso secolo, le ha conferito pressappoco l’aspetto attuale. Il cuore della città è la Piazza del Mercato, su cui si affacciano il municipio in stile rinascimentale e la Chiesa Nuova (Nieuwe Kerk), nella cui cripta (non aperta al pubblico) sono sepolti i reali della casata Orange-Nassau a partire da Guglielmo I. Nel 1580 Delft è stata eletta come residenza da Guglielmo I D’Orange, il principe che si oppose alla dominazione spagnola e che, il 10 luglio 1584, fu assassinato da un simpatizzante spagnolo a colpi di pistola al Prinsenhof; oggi il Prinsenhof è la sede del museo civico di Delft e al suo interno è ancora visibile nel muro, nel luogo dell’agguato, il foro del proiettile che uccise il principe. A pochi passi dal Prinsenhof, affacciata sul canale Oude Delft si trova la Chiesa Vecchia (Oude Kerk), la più vecchia della città con il suo campanile pendente; al suo interno ospita la tomba del pittore Johannes Vermeer, noto per la sorprendente rappresentazione delle luci, nato, vissuto e morto a Delft in assoluta povertà. (Veermer Centrum: museo dedicato a Vermeer e alle sue opere).
La città è nota soprattutto per la manifattura delle ceramiche bianche e blu dipinte a mano, grazie alle quali ha conosciuto il massimo splendore nel XVII sec., è possibile visitare il Royal Delft, museo dedicato alle ceramiche e anche sbizzarrirsi negli acquisti, perché in città si trovano ovunque negozi dedicati.
Ai margini del centro storico c’è uno dei simboli olandesi per eccellenza: il Molen de Roos, unico mulino a vento ancora in funzione in città, visitabile gratuitamente, presso cui si possono acquistare farine e prodotti da forno.
![]() |
Delft |
Commenti
Posta un commento