Itinerario nel Marocco del nord
Segui il nostro account Instagram:
![]() |
Fes - Medina |
Viaggio nel Marocco del nord alla scoperta delle città imperiali (che devono il titolo al fatto di essere state scelte dalle dinastie regnanti di turno, in epoche diverse, come residenza) e non solo.
Il Marocco è perlopiù spartano e caotico e, se siete alla ricerca di vibes anche solo minimamente internazionali avete sbagliato posto; qui, nel bene e nel male, impera la tradizionalità. Se avete voglia di andare alla scoperta di questo paese ma temete che arrivi presto a stancarvi, il mio consiglio è di prenderlo a piccole dosi, magari optando per un week end in cui dedicarsi ad una sola città ed evitare invece di programmare una lunga vacanza itinerante; approcciare con la città di Tangeri potrebbe essere un’ottima soluzione, perché è quella in cui si ritrova un’allure più europea; inoltre vagliate bene le strutture in cui soggiornare e il luogo in cui sono collocate, in genere i maggiori punti di interesse sono situati nella Medina (città vecchia), che è però anche la zona di maggiore confusione.
![]() |
Fes - Medina |
Per spostarsi da una città all’altra è molto comodo avere un’ auto a noleggio, così da essere indipendenti, c’è molto controllo della polizia, quindi è bene rispettare i limiti e bisogna fare attenzione al traffico, decisamente pazzo nei centri abitati maggiori.
In Marocco l’alternativa ai classici hotel sono i Riad, ovvero le tradizionali case del centro cittadino, solitamente a più piani, che si sviluppano intorno ad un cortile interno adibito a giardino con piante, vasche e fontane. La fonte di luce naturale del riad proviene pressoché unicamente dal tetto, che grazie alla copertura in vetro permette alla luce di filtrare; i soffitti delle stanze sono molto alti, senza finestre che danno sull’esterno, o con finestre poste ad altezze elevate, generalmente oscurate da vetri colorati, per mantenere all’interno la temperatura più fresca. Nei riad troverete la vera ospitalità marocchina, il personale è gentile e disponibile tanto che vi sembrerà di avere una casa lontano da casa e ciò consente di immergersi appieno nella cultura e negli usi del luogo, ma bisogna essere disposti a rinunciare ad alcuni dei servizi stereotipati a cui si è abituati negli hotel più canonici. Devo ammettere che dopo qualche giorno ho provato il desiderio di un vero hotel, perché è stato come soggiornare in un museo: bello da ammirare, ma non particolarmente comodo a lungo termine.
![]() |
Fes - Antico riad in disuso |
In Marocco le moschee non sono visitabili all’interno dai non musulmani, ad eccezione della moschea di Hassan II a Casablanca.
![]() |
Rabat - Cimitero Laalou |
In tutti i souk stanno facendo coperture in legno di cedro che vanno a sostituire quelle più vecchie in bambù, così come le porte, tutte in legno di cedro, alcune di nuova realizzazione, altre originali, antiche, con stucchi decorati con motivi geometrici, floreali e scritte coraniche; nelle porte antiche delle abitazioni si trovano due batacchi, uno più in alto, riservato agli estranei e uno più basso, riservato ai familiari: a ognuno corrisponde un diverso suono, riconoscibile da chi si trova all’interno, così da permettere alle donne che sono in casa di coprirsi il volto prima di aprire.
![]() |
Fes - Concerie |
Il tè in Marocco è un vero rito, simbolo dell’ospitalità più tradizionale; servito nelle tipiche teiere in metallo è preparato con foglie di tè alle quali viene aggiunta menta fresca e zucchero a piacere e poi versato in piccoli bicchieri in vetro.
Rabat (2/3 giorni)
![]() |
Rabat - Vista della Casba dal fiume Bou Regreg |
Attuale capitale del Marocco è situata sulle rive del fiume Bou Regreg e dell’Oceano Atlantico. Rabat non ha l’animo internazionale e cosmopolita che contraddistingue molte capitali, mantiene intatta e ben riconoscibile la sua identità tradizionale, derivante dalle varie dinastie che si sono succedute al potere e dalle influenze del colonialismo francese. Rabat è una città piacevole, rilassata e ben curata (d’altronde è il luogo di residenza ufficiale dei reali del Marocco), il turismo è presente senza però essere eccessivo.
![]() |
Rabat |
Da non perdere
Torre di Hassan
Il minareto della moschea incompiuta, iniziata per volere del sultano Yacoub al-Mansour, i cui lavori si interruppero alla sua morte, nel 1199; la torre, alta 44 m, secondo il progetto doveva essere alta il doppio, così come l'adiacente moschea, che avrebbe dovuto essere la più grande al mondo, della quale sono visibili sono alcune delle 200 colonne progettate e parte delle mura.
![]() |
Rabat - Torre di Hassan |
Mausoleo a Maometto V
Tomba reale, costruita fra il 1961 ed il 1971, situata sullo stesso piazzale della Torre di Hassan e contenente la tomba di Muhammad V del Marocco e dei suoi figli Moulay Abdellah e Hassan II; L'architettura del mausoleo è opera all'architetto vietnamita Eric Vo Toan ed è in stile arabo-andaluso; l’esterno è splendido, in marmo bianco italiano, con il tipico tetto a piramide con tegole verdi e ancor più splendido è l’interno, le pareti sono decorate con mosaici e scritte coraniche e la cupola in legno di cedro dell’Atlante è tutta ricoperta di foglie d’oro.
![]() |
Rabat - Mausoleo a Maometto V |
Medina (Patrimonio Unesco)
Situata in prossimità della Casba degli Oudaïa, si estende su una superficie di 91 ettari; delimitata dal cimitero Laalou e dall’Oceano Atlantico a Nord Ovest, dalla muraglia Andalusa a Est, dalla riviera del Bou Regreg a Nord e dal bastione Almoade a sud, è composta da una parte centrale e una periferica, è circondata dalla muraglia almoade e dalla muraglia andalusa ed è percorsa da due arterie principali, l’una perpendicolare all’altra: la Rue des Consuls e la Rue Souiqa . Alla Medina si accede tramite le varie porte situate lungo le mura, tra le quali segnalo Bab el Had, preceduta dalla piazza Bab al Ahad, Bab Laalou, Bab Chellah, Bab Labouiba. Percorrete le vie del souk, fulcro della città vecchia, con la bella copertura in legno di cedro, tra negozi tipici, caffé, laboratori artigiani e gallerie d’arte.
![]() |
Rabat - Casba |
Entrate nella Medina dalla porta Bab chellah e, percorrendo la Rue des Consuls, dirigetevi verso i giardini andalusi, in stile moresco, una tranquilla oasi circondata dalle mura in cui passeggiare tra fiori e piante; uscendo dai giardini ci si trova al Café des Oudayas, con vista sull’oceano, il posto perfetto per una pausa con té alla menta e dolcetti di pasta di mandorle; continuate il giro arrampicandovi per i vicoli della Casba degli Oudaïa, il quartiere fortificato costruito nel XII sec. dagli Almoravidi per difendersi dai nemici, contornati dalle case bianche al cui interno sono allestiti negozi di artigianato e laboratori d’arte e arrivate fino alla Piattaforma del Semaforo, in posizione panoramica, con vista sulla sottostante spiaggia e sulla vicina città di Salé. La porta principale d’ingresso alla Casba è la monumentale Bāb al-Wudāyya e, a pochi passi, c’è il sito archeologico Ribat Tachfine, scoperto nel 2001, contiene ritrovamenti risalenti ad epoche differenti datati tra la fine della dinastia almoravide e l’inizio di quella almoade.
![]() |
Sito archeologico di Chella |
Chella
Sito archeologico, Patrimonio Unesco dal 2012, in cui sono stati portati alla luce i resti risalenti all’occupazione del territorio in tre diverse epoche: le prime tracce risalgono all’epoca pre romana, VII - V sec. a.C., ma ancor più evidenti sono i resti di una città romana, menzionata dagli autori con il nome di Sala e infine la necropoli reale della dinastia Merinide.
![]() |
Cicogne a Chella |
El Mechouar Essaid Palace
palazzo residenza ufficiale della famiglia reale del Marocco (internamente il palazzo non è visitabile, è possibile vederne però l’esterno e i giardini circostanti previo controllo del passaporto)
Passeggiata lungo la riva del Bou Regreg.
Passeggiata sulla spiaggia e sul lungomare.
![]() |
Rabat - Vista sull’Oceano |
Fes (2 giorni)
![]() |
Fes - Medina |
La città di Fes, nonostante non sia più la capitale politica dal 1912, è comunque rimasta il centro culturale e spirituale del paese; si divide in città nuova, costruita a partire dal 1200, dove ha sede il palazzo reale; Medina, la parte più antica racchiusa tra le mura, al cui interno troverete mercati di ogni genere dove le merci vengono ancora trasportate mediante asini e muli essendo impossibile l’accesso per le auto; ville nouvelle, a sud della città nuova, è il luogo in cui si trovano i maggiori caffé, ristoranti e negozi. L’impatto con Fes è davvero forte e unico, d’improvviso sembra di essere catapultati in un’epoca passata, tra animati mercati, botteghe artigiane, edifici decadenti che lasciano intuire il fascino di altri tempi, tutto ci parla di una realtà ormai difficilmente visibile in altri luoghi.
![]() |
Fes - Medina |
Da non perdere
![]() |
Fes - Medina |
Medina (Patrimonio Unesco)
tra le fortificazioni medievali più estese al mondo, è un vero labirinto di oltre 9000 tra strade e vicoletti che si intersecano tra loro creando una vera e propria ragnatela al cui interno è impossibile non perdersi se non si è del luogo. I maggiori punti di interesse della città sono proprio nella Medina, ma per riuscire a vederli senza buttare tempo inutilmente è necessario avere una guida. L’ingresso più scenografico è attraverso la porta Bab Boujeloud, con le sue magnifiche maioliche blu e verdi, si prosegue poi verso la Madrasa Bou Inania, scuola coranica, luogo di residenza dei suoi studenti e moschea (accessibile anche ai non musulmani), le Concerie, le più grandi del nord Africa, le cui tecniche di lavorazione delle pelli sono ancora quelle utilizzate nel XVI sec. e la moschea Karaouine, costruita nell’ 859, era sede dell’Università più antica del mondo musulmano occidentale (ovviamente non si trattava di università intesa nel senso moderno del termine, gli allievi si sistemavano semplicemente su tappeti disposti sul pavimento e apprendevano le diverse discipline). La Medina è disseminata di splendidi palazzi, madrase e moschee, ma ahimè ci sono anche molti edifici in pessime condizioni e la situazione igienica in parecchie zone non è delle migliori.
![]() |
Fes - Concerie |
![]() |
Fes - Concerie |
![]() |
Fes Concerie |
![]() |
Fes - Concerie |
Borj Nord
Fortezza risalente al XVI sec., domina la città dall’ alto e ospita un museo dedicato alla storia militare marocchina e alle armi utilizzate nei diversi periodi storici. Il suo omologo è il Borj Sud, posto in posizione diametralmente opposta, è chiuso al suo interno, ma lo si può raggiungere per una bella vista sulla città.
Tombe Merinidi
Area archeologica situata in posizione panoramica a nord della Medina contenete i resti di palazzi e di una necropoli risalenti al XVI sec. La zona nei secoli è stata ripetutamente depredata dei marmi che la ornavano, tanto che ora non restano che spoglie rovine.
Lezione di cucina
Organizzata all’Hotel Palais de Fes (durata 4 ore circa): visita al mercato, dove vengono acquistati quotidianamente i prodotti freschi, preparazione di tipici piatti marocchini sulla bellissima terrazza con una delle bravissime cuoche dell’hotel e infine degustazione.
Il ristorante dell’hotel Palais de Fes è assolutamente da provare, non solo per l’ottima cucina tipica, ma anche per la location unica con vista mozzafiato sulla città.
Meknes e Volubilis (1 giorno)
Meknes (Patrimonio Unesco)
Distante circa un’ora e mezza da Fes, è la città fondata dal sultano Moulay Ismail, l’ultima delle città imperiali, divenuta capitale nel tardo XVII sec.; circondata da 40 chilometri di mura, inframmezzate da 9 porte monumentali, ospita souk di dimensioni più raccolte rispetto a quelli di altre città del Marocco, ma vivaci e ben curati, nonché bei palazzi ed edifici religiosi. Place Lahdim è la vastissima piazza che precede la Medina, pare che debba le sue dimensioni alla demolizione degli edifici che ospitava da parte dal sultano, desideroso di avere un imponente ingresso alla sua residenza, probabilmente in parte costruita con materiali provenienti dal sito archeologico di Volubilis. Su Place Ladhim si affaccia la porta imperiale Bab Mansour (le colonne di marmo che ornano la porta lateralmente provengono dalle rovine di Volubilis) e accanto vi è una porta più piccola, Bab Djemaa en Nouar; da queste porte si giunge al Mausoleo di Moulay Ismail (accessibile anche ai non musulmani), contenente le spoglie del sultano.
Volubilis (Patrimonio Unesco)
![]() |
Sito archeologico di Volubilis |
Sito archeologico a una trentina di chilometri da Meknes, racchiude mirabili resti romani costruiti su un precedente insediamento risalente all’epoca punica; All’intersezione di quelli che erano il cardo e il decumano della città c’è l’arco di trionfo, tutt’intorno troviamo la basilica, il foro, il tempio Capitolino e le terme, nonché oleifici, abitazioni private e la necropoli; bellissimi i mosaici, alcuni dei quali in ottimo stato di conservazione.
![]() |
Sito archeologico di Volubilis - Dettaglio |
Chefchaouen (1 giorno)
![]() |
Chefchaouen - Panoramica |
La famosa città blu, così chiamata per le pareti delle case della Medina tutte dipinte di blu; le teorie sul perché di questo colore sono varie: opera degli ebrei in fuga dall’ Inquisizione spagnola nel XV sec., o dai nazisti, volto a tenere lontani gli insetti, o a mantenere le case fresche, quale sia la verità non è dato sapere, ma nel presente questa distesa di blu è molto utile per attirare i turisti. Piazza Uta El-Hamman è il cuore della città, da cui prendono il via le strade che si inerpicano nella Medina; sulla piazza si affacciano: la Casba, costruita tra XV e XVI secolo per volere del fondatore della città, Moulay Ali Ben Moussa Ben Rached El Alami e la Grande Moschea, dal caratteristico minareto di forma ottagonale, opera del figlio del fondatore della città. Dalla parte opposta, appena oltre la porta nord orientale della Medina si raggiunge Ras-El-Ma, la piccola cascata a ridosso delle mura cittadine e, a circa 20 minuti a piedi da quest’ultima, in posizione panoramica, la Moschea Sapgnola, costruita negli anni ‘20 dagli spagnoli non è mai entrata nelle grazie degli abitanti tanto da cadere in disuso, solo di recente ha subito un restauro, ma non è ritornata ad essere un luogo di culto.
![]() |
Chefchaouen - Medina |
A costo di andare contro corrente devo dire di aver trovato Chefchaouen davvero deludente e sopravvalutata: i vicoli blu sono allestiti ad arte, tra l’altro in modo dozzinale, per invogliare i turisti a fare qualche scatto a pagamento da postare sui social, i negozi nella Medina propongono poco di originale, i ristoranti non vanno oltre la media e le sistemazioni sono di scarso livello. Tutto grida “trappola per turisti”.
![]() |
Chefchaouen - Medina |
Tangeri (2/3 giorni)
![]() |
Tangeri - Medina |
Detta anche la città bianca per il colore delle case della sua Medina è la città più settentrionale del Marocco, collocata proprio sullo stretto di Gibilterra, dove si incontrano mar Mediterraneo e oceano Atlantico, a soli 16 chilometri dalle coste della Spagna. Tangeri mostra un pizzico di internazionalità senza mai lasciare che il suo animo tradizionalista venga soppiantato. La città è vitale e allegra, il lungomare invoglia a fare lunghe passeggiate, sia di giorno che di sera (la notte in realtà il viale sul lungomare è un vero caos di traffico fino all’alba) e le intricate vie dei souk costellate di negozi, bar e ristoranti richiamano gente del posto e turisti.
Da non perdere
Medina
Al suo interno, oltre a mercati, negozi, caffé e ristoranti, si trovano la Grande moschea, vicina alla piazza del piccolo Socco, la Casba del 1600, che domina la città vecchia stagliandosi su di una scogliera a picco sul mare e il Grand Socco, detta anche Place du 9 avril 1947, è una grande piazza circolare che separa la parte vecchia della Medina dalla parte più nuova della città di Tangeri.
![]() |
Tangeri - Medina |
Place de France
Considerata il cuore della città nuova, anche se non si tratta di una vera piazza, piuttosto è una rotonda stradale, contornata da hotel e caffè. Provate gli ottimi dolci della pasticceria La Espanola al 97 di Rue de la Liberté.
![]() |
Tangeri - Medina |
Cap Spartel
La punta più estrema della penisola, da cui si possono osservare l’Oceano Atlantico e il Mar Mediterraneo che si incontrano. Situato a circa 15 km dal centro città, per raggiungerlo si percorre una zona residenziale costellata di bellissime ville. Percorrete il sentiero costiero pedonale e ciclabile con strepitosi panorami e approfittate per una sosta in uno dei locali vicino al mare.
Grotte di Ercole
Situate nell’area di Cap Spartel, sono grotte naturali, modellate in epoca medievale anche dall’uomo che le ha utilizzate come cava, con una vista pazzesca sull’Oceano. Prendono il nome dall’eroe mitologico greco, si narra infatti che Ercole, dopo le dodici fatiche, abbia scelto questo luogo per riposare.
Corniche e spiagge
I punti forti di Tangeri sono sicuramente le numerose, ampie e bellissime spiagge, nonché lo sconfinato lungomare, che permette una visuale privilegiata della Medina e della Casba arroccata sulla collina.
![]() |
Tangeri - Medina |
Se vi state chiedendo perché manchi all’appello Marrakech in questo giro delle città imperiali, il motivo è unicamente la sua collocazione geografica piuttosto distante dalle altre città, servono infatti 4 ore per raggiungerla da Rabat e ben di più dalle altre quindi, per evitare un’abbuffata di chilometri, che detesto, rischiando di passare più tempo in auto che non a godersi la vacanza è meglio visitare Marrakech separatamente (2/3 giorni sono sufficienti per vedere le principali attrazioni), magari in abbinamento con un’escursione nel deserto.
Commenti
Posta un commento