San Francisco - California

Quando sono atterrata all’aeroporto di San Francisco l’agente al controllo passaporti mi ha chiesto incredulo perché intendessi trascorrere lì due intere settimane di vacanza. Sul momento mi è venuto il dubbio di aver commesso un errore, ma credetemi, non è stato così. Non è solo una questione di dimensioni, perché la città è grande, ma non è ciò a renderla interessante, piuttosto è il suo essere così eclettica tanto da sembrare che racchiuda diverse città in una, diverse città che potrebbero cozzare l’una contro l’altra, ma sorprendentemente si fondono, creando un amalgama dal fascino unico. San Francisco è una città dalle tante attrattive, ma non è priva di problemi, povertà e accattonaggio sono molto diffusi, una vera piaga sociale, difficile da arginare e gestire. Anche in zone centrali mi è spesso capitato di imbattermi in scene poco edificanti e, a tal proposito, devo segnalare il quartiere di Tenderloin, che è sì situato in pieno centro, ma non è esattamente un posto raccomandabile, soprattutto di sera e con bambini al seguito.
Ho soggiornato all’hotel San Francisco Marriott Marquis Union Square 4*, in posizione centrale, (giusto cinque minuti da Union Square), comodissimo per esplorare la città a piedi. È un grattacielo, con ampi spazi comuni, bar e ristoranti e una chicca al trentanovesimo piano: The View Lounge serve piatti sfiziosi e ottimi cocktails con vista mozzafiato a 360 gradi sulla città.
Come sistemazione ho scelto una camera con vista, per godermi il panorama, il sole che sorge avvolto dalla nebbia leggera e le luci notturne della grande città hanno davvero un effetto wow, l’arredo è moderno, essenziale, senza troppi fronzoli, ma con tutto il necessario, i letti comodissimi e la pulizia impeccabile.
A pochi minuti a piedi dall’ hotel si trovano gli Yerba Buena Gardens, un complesso di edifici moderni contornati da giardini, con installazioni artistiche, musei, centro congressi e spazi ricreativi. Sicuramente da visitare il San Francisco MOMA, con la sua vastissima collezione di arte moderna.
Per una pausa pranzo o cena, c’è la Yerba Buena Lane, una viuzza incastonata tra la Market e la Mission dove si alternano ristoranti per tutti i gusti: il ramen di Ippudo è squisito e ottima anche la cucina indiana di Amber.
Financial District e Embarcadero
Grattacieli nel Financial District |
Prendendo Market Street in direzione dell’Embarcadero si attraversa il Financial District, ovvero il cuore finanziario di San Francisco, nonché uno dei principali degli USA, con i suoi moderni grattacieli, fino a raggiungere il più rilassato Embarcadero, dove approfittare di una sosta gastronomica al Ferry Building Market Place, inconfondibile con la svettante torre dell’orologio, in origine terminal dei traghetti, oggi trasformato in mercato coperto che ospita negozi e ristoranti e un mercato contadino settimanale. Mi sono letteralmente innamorata del ristorante Imperial Tea Court, un minuscolo angolo di Cina che mi ha conquistata con i suoi piatti tradizionali e una selezione di tè pazzesca.
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Pontile all’Embarcadero |
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Vista del Financial District dall’Embarcadero |
Fisherman’s Wharf e Pier 39
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Leoni Marini al Pier 39 |
Uscendo dal Ferry Building si prosegue per una passeggiata in riva al mare, con doverose soste fotografiche sui bei pontili in legno, fino ad arrivare al Fisherman’s Wharf con l’arcinoto Pier 39, costellato di negozi, chioschi e ristoranti. Le vere star del Pier 39 però sono i leoni marini, una delle più famose attrazioni della città: rumorosi, goffi e buffissimi. All’ultimo piano del Pier 39 ho provato il ristorante Crab House, con vista sul Golden Gate Bridge e l’isola di Alcatraz; il nome è esaustivo: il granchio è un must, servito direttamente sulla sulla piastra in ferro sfrigolante, accompagnato da una salsa all’aglio e contornato da frutti di mare misti. Vi do un consiglio, fate molta attenzione quando il cameriere, direttamente al tavolo, cosparge il pesce di vino: gli schizzi arrivano ovunque. Un altro must, assolutamente perfetto nella stagione invernale, è il crab chowder, una zuppa di granchio servita all’interno di una grossa pagnotta che funge da scodella commestibile.
Union Square
La piazza principale e più nota della città, dalla quale si diramano le vie dello shopping con tutti i grandi marchi internazionali, circondata da hotel di lusso e dai centri commerciali Saks, Macy’s e Neiman Marcus. Chi fosse già stato da Saks a New York rimarrà deluso entrando nella succursale decisamente più provinciale e sottotono di San Francisco, mentre da non perdere è lo stiloso Neiman Marcus dove gli appassionati di moda troveranno pane per i loro denti e anche gli affamati nel vero senso della parola, perché all’ultimo piano il ristorante La Rotunda serve piatti internazionali e un afternoon tea in stile inglese piacevolissimi, con il tocco in più della bella vista su Union Square. Macy’s non è niente di speciale e devo dire che il famoso ristorante Cheesecake Factory, collocato all’interno del grande magazzino è stato una grandissima delusione; non mi soffermo sulla coda infinita, perché se avessi mangiato bene me ne sarei dimenticata all’istante, ma ho trovato il cibo mediocre e la cheesecake, anche meno che mediocre.
Chinatown
A poca distanza da Union Square si trova l’inconfondibile porta d’ingresso del quartiere di Chinatown. San Francisco ospita la più grande comunità cinese dell’occidente e anche una delle più antiche degli Stati Uniti, infatti il quartiere raggiunge dimensioni apprezzabili, diramandosi tra Grant Avenue e Stockton Street. Varcata la porta ci si immerge in un tripudio di colori, tra strade decorate dalle tradizionali lanterne, edifici con tetti a pagoda, negozi stipati di oggetti di ogni genere e bancarelle con i cibi più strani. Da non perdere, al 56 di Ross Alley, la Golden Gate Fortune Cookie Company che, dal 1962, produce i tradizionali biscotti della fortuna, dove se ne può osservare la produzione in diretta. In Grant Avenue il negozio KIM+ONO, produce stupendi kimono artigianali in seta, vi assicuro che è impossibile uscire a mani vuote.
In Mason Street merita una visita il Cable Car Museum, che è sì un museo dedicato al più famoso mezzo di trasporto di San Francisco, unico al mondo nel suo genere, ma è anche la vera centrale motrice delle funivie, dove sono collocati i macchinari che avvolgono i cavi che si dipanano attraverso le vie della città. Ovviamente, neanche a dirlo, se si è in visita a San Francisco è d’obbligo una corsa sul cable car nel saliscendi delle vie cittadine.
Nob Hill
Accanto a Chinatown c’è il benestante quartiere di Nob Hill, la parte più alta del centro città, la cui esplorazione richiede un po’ di fatica in un alternarsi di ripide salite e discese; d’altronde se si sceglie di andare a San Francisco lo si mette in conto, inoltre gli sforzi saranno ben ripagati, perché dalla sommità si gode una vista notevole.
Russian Hill
Restando in tema di salite e discese, nel quartiere di Russian Hill la famosissima Lombard Street, la strada più tortuosa al mondo, con i suoi 27 gradi di pendenza, negli anni ‘20 attenuata grazie alla creazione di otto curve. Le auto possono percorrerla solo in discesa e i pedoni si servono della scalinata che la costeggia. A poca distanza si può percorrere un’altra famosa scalinata: la Vallejo Street Stairway, in realtà tre scalinate separate parallele l’una all’altra, ornate ai lati da giardini, da cui si apprezzano bellissimi panorami sulla baia. Nella zona si possono ammirare anche interessanti esempi delle caratteristiche case in stile vittoriano.
Telegraph Hill e North Beach
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Insegne a North Beach |
Completiamo la giornata delle arrampicate visitando la zona residenziale di Telegraph Hill, spingendoci sulla sua sommità fino alla Coit Tower, con particolari murales nell’atrio e la piattaforma di osservazione, raggiungibile finalmente in ascensore (perché ok le salite, ma ogni tanto bisogna anche prendersela comoda) con vista mozzafiato sulla baia.
Scendendo da Telegraph Hill si arriva al quartiere di North Beach, la little Italy di San Francisco che, da italiana lo posso dire, a parte qualche pizzeria e ristorante vagamente italianeggiante, non mi ha ricordato granché dell’Italia, comunque è un quartiere vitale e frizzante.
Hayes Valley e Haight Ashbury
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Alamo Square |
Prendendo Market Street in direzione di Hayes Valley ci si imbatte nel Municipio, ben visibile grazie alla grande cupola realizzata prendendo a modello quella di San Pietro a Roma; l’edificio, completato nel 1915 (quello originale era stato distrutto completamente dal terremoto del 1906), in stile Beaux Arts, è visitabile ed è altresì possibile prenotare una visita guidata. A pochi passi si trovano: il War Memorial Opera House, riconoscibile per la facciata decorata da imponenti colonne scanalate, l’ omologo Veterans Building, la Simphony Hall e l’Asian Art Museum.
Proseguendo si raggiunge Alamo Square che, grazie alla posizione sopraelevata, offre una vista stupenda dei grattacieli che fanno da sfondo alle Painted Ladies o Seven Sisters, l’arci nota fila di sette case vittoriane elegantemente decorate. A competere con queste ultime, nel confinante quartiere di Haight Ashbury, ci sono le Four Seasons Houses, ornate in modo da rappresentare ognuna una stagione dell’anno.
Golden Gate Park
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Pagoda al Japanese Tea Garden |
Uno dei parchi cittadini più grandi al mondo (dal centro città arriva ad affacciarsi sull’Oceano), creato nella seconda metà dell’Ottocento come luogo di svago, ben presto divenne la meta prediletta per giri in carrozza, passeggiate e pic nic.
Per averne una visione completa consiglio di servirsi delle biciclette che noleggiano in loco, ma chi non fosse interessato ad un esplorazione tanto vasta si potrà intrattenere visitando il De Young Museum, dedicato all’arte americana, o la California Academy of Science con la sua foresta pluviale coperta. Per gli appassionati di botanica ci sono anche il San Francisco Botanical Garden, lo Shakespeare Garden e il Japanese Tea Garden; in quest’ultimo si può approfittare di un rinfresco in stile giapponese alla Tea House, ma attenzione agli scoiattoli, perché sono carini ma anche molto sfacciati (ladri professionisti di cibo 😂). Spingendosi fino al limite più occidentale si arriva alla Ocean Beach, molto invitante nelle giornate di sole, ma spesso battuta dai venti e coperta dalla nebbia.
Japantown e Pacific Heights
La Pagoda nel centro della piazza ci annuncia di essere arrivati nel quartiere giapponese, uno degli unici rimasti in tutti gli Stati Uniti; quanto a dimensioni non è certo paragonabile a Chinatown, però è pervaso da una piacevole atmosfera, si possono fare acquisti nel Japan Center, gustare ottimo cibo e nel corso dell’anno assistere a numerosi eventi in occasione delle feste tradizionali.
Per chi fosse in vena di shopping consiglio di spostarsi nella vicina Fillmore Street, con negozi di abbigliamento originali e un po’ fuori dagli schemi; in caso di un attacco di fame, i ristoranti e bar non mancano, ho provato il Woodhouse Fish Co., locale piccolo e accogliente che propone buon pesce, lasciatevi tentare dal sandwich con granchio.
Golden Gate Bridge
Last but not least il Golden Gate Bridge, simbolo ufficiale di San Francisco. Dopo averlo visto in film e fotografie centinaia di volte, con il suo inconfondibile colore rosso arancio, lo si riconosce a primo sguardo, ma dal vero l’effetto è assolutamente wow. Maestoso, imponente, offre viste mozzafiato da qualunque parte lo si osservi. Per scatti interessanti ci si può posizionare nella sottostante Baker Beach, o a Fort Point, il punto più a nord della città, o ancora a Vista Point sulla sponda della Marin County. Ovvio che per foto davvero spettacolari serve un po’ di dimestichezza e anche la fortuna di trovare condizioni climatiche favorevoli, ma il soggetto è talmente prestante che comunque il risultato sarà apprezzabile.
Gite fuori città
Alcatraz
L’isola, parte della Golden Gate National Recreation Area è raggiungibile con i traghetti dal Pier 33. Innanzitutto è necessario acquistare i biglietti in anticipo ed è bene attrezzarsi con indumenti caldi, che proteggano da pioggia e vento, perché il tempo nella baia cambia in modo repentino, fatto ciò si può partire alla scoperta dei segreti di quello che è stato prima un forte, durante la guerra civile, poi una prigione militare, in seguito un penitenziario federale di massima sicurezza (1934-1963), con detenuti illustri del calibro di Al Capone e Machine Gun Kelly e ancora, area di occupazione da parte dell’Indians of all Tribes.
Marin County
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Vista dalla Bay Area |
A nord del Golden Gate Bridge si può percorrere in auto una bellissima costa fino ad arrivare ai pittoreschi paesi di Sausalito e Tiburon, l’uno a poca distanza dall’alto, entrambi con belle passeggiate sul mare, ristoranti, negozi e gallerie d’arte.
Per chi avesse voglia di montagna, il Mount Tamalpais è ricco di sentieri per gli escursionisti e, ai suoi piedi, il Muir Woods National Monument permette di ammirare le gigantesche sequoie (ma ricordate di prenotare in anticipo sul sito) e, se non si è ancora soddisfatti, si può scendere ancora, fino alla Muir beach.
Napa Valley
È nota tra gli appassionati di vino grazie alle centinaia di cantine in cui è possibile fare degustazioni e acquisti (chi fosse interessato è bene che consulti i siti delle singole aziende, perché in genere le degustazioni si fanno solo su prenotazione), ma riserva molto altro, anche per chi di vino se ne intende poco o niente. Innanzitutto i vigneti a perdita d’occhio rendono il paesaggio davvero affascinante in ogni stagione, dando il loro meglio senza dubbio in autunno con il foliage, inoltre la zona è ricca di graziose cittadine con negozi di souvenirs, gallerie d’arte e soprattutto bar e ristoranti gourmet dove gustare buon vino e ottimo cibo. Ho avuto l’occasione di visitare Napa, St. Helena e Calistoga, date le dimensioni ridotte e la distanza contenuta mi è stato possibile raggrupparle in un unico giorno, inoltre ho fatto una piccola deviazione all’Old Faithful Geyser che in genere erutta a intervalli piuttosto regolari, ma ahimè, quel giorno non era in vena di mostrare le proprie
grazie.
San Francisco è spesso chiamata Fog City, perché a dispetto di quanto si può pensare (si sente sempre parlare dell’assolata California) la nebbia qui è molto frequente, soprattutto, strano ma vero, nei mesi estivi, ma comunque un po’ tutto l’anno. Bisogna comunque dire che questo fenomeno, lungi dallo svilire la città, la rende se possibile più interessante, soprattutto da un punto di vista fotografico, quando le nubi creano degli effetti pazzeschi.
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