Londra - Una giornata a Hampstead
Giusto una quindicina di minuti di metro dal centro di Londra per raggiungere questo strepitoso quartiere che, nato in epoca sassone come villaggio a sé, con lo sviluppo della città, alla fine del XIX sec. è divenuto parte del distretto di Camden. Non appena varcata l’uscita della metro ci si rende conto di essere in un’altra dimensione, si dimentica il caos della città, la folla, il vociare continuo e ci si immerge nell’atmosfera del villaggio di campagna tranquillo e con ritmi rilassati, ma non per questo povero di attrattive sul fronte culturale e degli svaghi. Il contesto ha un che di bucolico, ma stiloso e ricercato, non a caso Hampstead fu scelta come dimora già a seguito del grande incendio di Londra del 1666 da un numero sempre crescente di famiglie altolocate che, in cerca di aria buona e acqua pulita, lasciarono la città. Hampstead divenne un centro termale nel XVIII sec. grazie alla scoperta da parte del dott. Gibbons, residente del posto, delle proprietà benefiche delle sue sorgenti, ma nel tempo non resse la concorrenza di altre località termali come Bath.
Da non perdere
Hampstead High Street
Uscendo dalla metro ci si trova in High Street, l’arteria principale del quartiere, contornata da ambo i lati da negozi: generi alimentari, abbigliamento, marchi noti ma anche di nicchia, c’è di tutto. Percorretela da cima a fondo e andate in esplorazione. Non bisogna però accontentarsi della via principale, è bene imboccare le laterali per scoprire degli angoli davvero unici e pittoreschi.
Le strade più belle di Hampstead. Flask Walk: la stradina pedonale con negozietti e caffè; Church Row: con le sue case georgiane ha un’aria tranquilla ed elegante, qui si trova la chiesa di St. John, contornata dalle antichissime lapidi del cimitero in cui è sepolto John Constable; Perrin’s Court: fate una sosta nella bakery Sourdough Sophia e nella bella stagione approfittate dei tavoli all’aperto; Heat Street: un minuscolo passaggio con negozi e caffè.
Holly Bush Pub (22 Holly Mount)
Salendo i gradini dello stretto passaggio di Holly Mount ci si ritrova in questo storico pub dove una sosta è d’obbligo: l’ambiente è caldo e accogliente e il cibo, piatti tradizionali da pub con un tocco originale, davvero ottimo.
Hampstead Heat
Un parco smisurato con viali alberati, zone boscose, sentieri, piscine naturali balneabili (di cui una riservata alle donne, una agli uomini e una mista; accesso su prenotazione) e punti con vista panoramica sullo skyline di Londra. Al confine nord del parco, in una privilegiata posizione collinare che offre una mirabile prospettiva sui giardini e sul lago, si trova la Kenwood House, una villa del XVII sec. rimaneggiata nel 1754 per il I conte di Mansfield. I bellissimi interni (visitabili gratuitamente) accolgono una interessante collezione di pitture… da non perdere la biblioteca, con una vasta collezione di volumi antichi.
Admiral’s House (Admiral’s Walk), la casa a forma di nave.
L’edificio, risalente all’inizio del XVIII sec., fu costruito per Charles Keys, che visse qui fino alla sua morte, nel 1753; la casa era nota con il nome di “Golden Spikes“, probabilmente per il simbolo della Loggia Massonica che tenne in questo luogo le proprie riunioni tra 1730 e 1745. Nel 1775 si stabilì nella casa il luogotenente Fountain North, che la rinominò “The Grove”, dal nome di una vicina proprietà che demolì e vi aggiunse il castello di prua sul tetto, dal quale si narrava sparasse con cannoni a salve per celebrare vittorie navali e compleanni reali. North morì nel 1811 e da allora la casa passò a diversi proprietari. Il nome Admiral’s House risale al periodo tra 1917 e 1926 quando vissero nella casa Sir John Fortescue e la moglie Winifred che pare abbiano diffuso storie riguardo a un presunto residente della casa, un tale ammiraglio Burton, responsabile delle fantomatiche salve di cannone. In realtà, la casa e le storie su di essa, hanno ispirato una residente del luogo, l’autrice australiana naturalizzata inglese, P. L. Travers, nella creazione del personaggio dell’ ammiraglio Boom del libro “Mary Poppins” del 1934. Admiral’s House fu anche il soggetto di diverse opere del pittore John Constable che visse a poca distanza.
Burgh House (New End Square)
Costruita nel 1704 da Henry e Hannah Sewell, fu ampliata intorno al 1720 dal nuovo proprietario, il Dr.Gibbons, il fisico che scoprì le proprietà curative delle acque del luogo. Attualmente la casa ospita il museo della storia di Hampstead e dei suoi residenti famosi, nonchè un caffé.
Fenton House (Hampstead Grove)
Casa di mercanti risalente al XVII sec. lasciata in eredità al National Trust da Lady Binning, l’ultima proprietaria e residente. All’ interno, oltre agli arredi c’è una collezione di pitture, ricami e ceramiche.
Targhe blu
Alla scoperta degli illustri abitanti di Hampstead, ricordati nelle targhe blu affisse alle case che li hanno ospitati. Menziono il pittore John Constable, al 40 di Well Walk, dove ha risieduto dal 1827 al 1837; Sigmund Freud, al 20 di Maresfield Garden, dove la figlia Anna ha vissuto fino alla morte nel 1982, quando la casa è stata trasformata in museo; la già menzionata autrice P.L. Travers, la cui dimora ha ispirato Admiral’s House del libro Mary Poppins.
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