Londra - Southwark: la riva sud del Tamigi e… St. Paul

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La City dalla riva sud del Tamigi




Allontaniamoci dall’eleganza dei quartieri della riva nord, dimentichiamo palazzi sfarzosi, negozi e centri commerciali scintillanti e caliamoci in un ambiente più popolare, spartano e rilassato, sempre vivo e affascinante, con quel sapore d’altri tempi nonostante la massiccia presenza di turisti. Attraversando il fiume tutto rimanda al passato, viene voglia di ripercorrere le orme dei personaggi che bazzicavano questi luoghi secoli or sono, iniziando da Shakespeare, fino ad arrivare a Dickens.



St. Paul’s Cathedral


Anche se non fa parte di Southwark, quindi non rientrerebbe a pieno titolo nel programma, iniziate col concedervi un po’ di tempo per una visita audio guidata della cattedrale di St. Paulsi trova in linea diretta con la riva sud da cui prenderà il via l’itinerario; all’interno custodisce una vera e propria miniera di tesori e nella cripta ospita memoriali e tombe di personaggi eminenti del calibro di Churchill, Nelson e Wellington. 



La riva sud del Tamigi dal Millennium Bridge 


Direttamente di fronte alla Cattedrale attraversiamo il Millennium Bridge; effettivamente Bankside inizierebbe in corrispondenza del vicino Blackfriars Bridge, ma mi prenderò una piccola licenza poetica, perché… il Millennium mi piace di più, mi ricorda la scena del film “Harry Potter e il principe Mezzosangue” in cui viene distrutto da un attacco dei Mangiamorte, e la sua struttura metallica, da lontano pare così sottile da non reggere il peso delle migliaia di persone che lo attraversano ogni giorno e infine, la Tate Modern art gallery, che ci accoglie sull’altra sponda. Adoro il contrasto tra la sponda nord, con la cupola di St. Paul che dall’alto domina la scena e la sponda sud, con la lineare facciata in mattoni della ex centrale elettrica riqualificata ospitante la vasta collezione di arte moderna della Tate Modern (ingresso libero).





Tate Modern art gallery


Alla fine del ponte ci accoglie il Globe Theatre, verosimile riproduzione del teatro (che in realtà sorgeva in un luogo leggermente spostato) in cui Shakespeare e la sua compagnia si esibivano, demolito nel 1644; ogni estate ospita la stagione teatrale e viene eseguita almeno un’opera shakespeariana da una compagnia interamente maschile con costumi elisabettiani. La costruzione del Globe Theatre ha preso il via in primis grazie alla volontà del regista di origini statunitensi Sam Wanamaker di omaggiare Shakespeare nella sua Londra, purtroppo però, questi morì nel 1993, senza poter vedere l’opera ultimata.

A pochi passi, tra una fila di casette modeste, al civico 49, è affissa una targa in cui si afferma che l’architetto C. Wren visse in quel luogo durante i lavori di costruzione della cattedrale di St.Paul; in realtà,  studi hanno scoperto documenti attestanti che quella casa è stata costruita solo nel 1710, quando la costruzione della cattedrale era già terminata. La storia della targa è falsa solo a metà, perché pare che Wren abbia veramente vissuto a poca distanza, in un edificio poi demolito, la targa potrebbe essere appartenuta proprio a quell’edificio, ma non è dato saperlo, si suppone sia stata affissa dove si trova ora per dare rilevanza storica alla casa al numero 49, così da evitarne una probabile demolizione.

Proseguendo si raggiunge l’Anchor pub, sede di locande ormai da 800 anni, anche se la versione attuale risale alla metà del ‘700, era frequentato da William Shakespeare e, in tempi più recenti, anche da Charles Dickens. 



Rovine del Winchester Palace


Lasciandoci l’Anchor pub sulla destra continuiamo sulla Clink street in cui si trova il Clink Prison Museum, sul sito in cui sorgeva la famigerata prigione e raggiungiamo le rovine del Winchester Palace, uno dei palazzi più grandi e importanti della Londra medievale, dimora cittadina dell’arcivescovo di Winchester; il palazzo fu distrutto da un incendio nel 1814 e ora si può ammirare ciò che resta delle mura della grande hall con lo splendido rosone. Proseguendo si giunge ad una riproduzione del galeone Golden Hinde, a bordo del quale Drake circumnavigò il globo tra il 1577 e il 1580 (visita a pagamento). Basta girare l’angolo e si è innanzi alla Cattedrale di Southwark, quasi soffocata dagli edifici circostanti, nascosta come un tesoro, con il giardino circondato dalle mura, è sufficiente aggirarla, per cambiare prospettiva sull’altro lato, dove l’edificio gotico ha più ampio respiro e lo si può ammirare in tutta la sua bellezza. L’ingresso è libero, all’interno c’è un monumento dedicato a Shakespeare, nonché la tomba di suo fratello Edmund insieme ad altri monumenti funebri.

 


Borough Market



Confinante con le mura della chiesa il Borough Market (aperto dal martedì alla domenica), una festa di colori e profumi con ogni genere di specialità alimentari, perfetto per la spesa quotidiana o per mangiare qualcosa sul posto, è un vero paradiso per gli amanti dello street food. Al suo interno l’atmosfera è incredibilmente conviviale, con quel tocco bohémienne dato dalla struttura in ferro addobbata di lucine e dalla rumorosa ferrovia che passa proprio al di sopra.

Una curiosità per gli appassionati di cinema: l’appartamento di Bridget Jones, in cui si sono svolte molte delle scene memorabili dei film, è al Borough Market, proprio sopra a The Globe Tavern, l’ingresso del pub è anche l’ingresso dell’appartamento. 




Cimitero di Crossbone


A poca distanza dal mercato, in una via laterale,  il cimitero sconsacrato di Crossbone, venuto alla luce con gli scavi della metropolitana negli anni novanta, era una fossa comune in cui venivano sepolti indigenti e prostitute, ora è segnalato da una cancellata ricoperta di nastri colorati con al suo interno un giardino curato da volontari in memoria di tutti coloro che non hanno potuto ricevere migliore sepoltura.

Se il cibo del Borough Market non è stato sufficiente o viene voglia di una birra nel tipico stile inglese, ci sono in zona diversi pub, vere istituzioni, parte della storia cittadina: il già citato Anchor  e il George Inn, entrambi con interni d’epoca, frequentati da Shakespeare e Dickens e il Booth and Flogger, unico locale del paese che non necessita di licenza per la vendita di alcolici, in quanto agli inizi del 1600 ha ricevuto dal re una speciale dispensa come “vignaiolo libero”.



Ghost sign


Ghost signs: sono ciò che resta di vecchie pubblicità, scritte ormai sbiadite che campeggiano sulle facciate degli edifici; a Londra ce ne sono molte, sparse un po’ in tutta la città e una di queste si trova proprio in prossimità del Borough Market, in Redcross street. La scritta TAKE COURAGE spicca sulla facciata in mattoncini di un vecchio edificio, era lo slogan della locale Courage Brewery ed oggi funge da messaggio di incoraggiamento per tutti quanti si trovano a passarvi innanzi.

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