Londra - Una giornata a Westminster

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Questo itinerario mi piace perché ha un preciso filo conduttore da un punto di vista storico e culturale: sto parlando di politica, giochi di potere, guerre, insomma temi oltre modo affascinanti (o almeno per una patita di storia come me😜); forse per un solo giorno è  un po’ troppo ambizioso, non tanto per i chilometri, perché tutto ciò che menzionerò si trova in un’area piuttosto circoscritta, quanto per la gran quantità di cose che meritano di essere esplorate con attenzione. Sarà una bella sfida, anche per gli irriducibili dei musei.

Partiamo da Hyde Park Corner dove, all’intersezione dei due parchi, nel trafficato snodo di vie con il Wellington Arch al centro, si trova la Apsley House: commissionata da Henry Bathurs, Barone  Apsley, nel 1771, venne acquistata nel 1807 da Richard Wellesley che, a seguito della separazione dalla moglie e di notevoli problemi finanziari, di lì a poco fu costretto a metterla in vendita;  il fratello minore di Richard, I Duca di Wellington, eroe della battaglia di Waterloo ed in seguito anche Primo Ministro, acquistò la casa mantenendo l’anonimato, risolvendo così i problemi finanziari del fratello. La Apsley House, oltre ad avere bellissime sale decorate, ospita una pregevole collezione di dipinti, porcellane e suppellettili collezionati dal I Duca di Wellington nel corso della sua vita. All’uscita percorriamo la Constitution Hill, attraversando Green Park, fino a Buckingham Palace (Buckingham palace è aperto alle visite solo in estate o, con tour organizzati, in poche altre date specifiche, ahimè nonostante sia stata a Londra un milione di volte non sono ancora riuscita a visitarlo) e proseguiamo attraversando St. James ’s Park, fino alla Horse Guards Road sulla quale si affacciano molti dei centri governativi del paese, come l’Ammiragliato, la Household cavalry, Whitehall e il n. 10 di Downing street (dimora del primo ministro). Proprio lì si trova una delle mie attrazioni favorite: il Churchill museum and cabinet war rooms, un’esposizione divisa in due parti, la prima è un percorso attraverso i bunker allestiti sotto il Ministero del tesoro durante la seconda guerra mondiale e mostra  sale, uffici e alloggi in cui il personale governativo lavorava senza sosta nei terribili tempi della guerra; la seconda parte è dedicata alla vita di Churchill, come uomo e politico, instancabile e sorprendente genio poliedrico. A pochi passi si raggiunge Westminster, sede del Parlamento inglese. L’edificio è mozzafiato, soprattutto se lo si ammira dal Westminster Bridge (in notturna, tutto illuminato, è al massimo dello splendore) con la Clock Tower al suo fianco, nota ai più come Big Ben dal nome della campana più grande al suo interno, rinominata nel 2012 Elizabeth Tower per celebrare il secondo giubileo di diamante della regina.  Ho prenotato una visita audio guidata sul sito, così  da poter gestire in autonomia le tempistiche e ne sono rimasta soddisfatta perché le spiegazioni sono dettagliate ma non prolisse; partendo dalla Westminster Hall, la parte più antica del palazzo ancora esistente, una delle sale più grandi d’Europa con soffitto ligneo non sorretto da pilastri, passando per la Camera dei Lord e la Camera dei Comuni, ci si addentra nei meccanismi della vita politica, apprendendo come funziona il sistema governativo del Regno Unito.

Accanto al Parlamento c’è la Westminster Abbey (è possibile prenotare tour guidati combinati per il Parlamento e l’abbazia, o semplicemente si può acquistare il biglietto online comprensivo di audio guida; sconsiglio di mettersi in fila sul posto per acquistare il biglietto al momento, perché l’attesa potrebbe essere piuttosto lunga), la chiesa originaria fu fondata dai monaci Benedettini nel 960 d.C., ma quella attuale in stile Gotico è stata costruita da Enrico III a partire dal 1245; è il luogo  delle incoronazioni dal 1066, nonché di sepoltura di sovrani, uomini di stato, artisti e scienziati. All’uscita imbocchiamo la Parliament street e la seguente Whitehall, sulle quali si affacciano gli uffici governativi già scorsi dalla Horse Guards road, al n.10 di Downing street meglio buttare un’occhiata, perché non è inverosimile intravedere il Primo Ministro. Proseguiamo fino a Trafalgar Square, con la colonna di Nelson al centro. La piazza è dedicata alla battaglia di Trafalgar del 21 ottobre 1805, nel corso delle guerre napoleoniche, in cui l’ammiraglio Nelson, a capo della Royal Navy perse la vita, sconfiggendo però le truppe di Francia e Spagna.

Su Trafalgar Square si affacciano due veri paradisi per gli amanti della pittura: la National Gallery, con la sua collezione di dipinti che vanno dal XII al secolo scorso e la National Portrait Gallery, dedicata alla ritrattistica (l’ingresso è libero in entrambe).

Dopo tutte queste visite culturali serve una pausa per riprendersi, il posto ideale è l’Hotel Great Scotland Yard (3-5 Great Scotland Yard) che al Parlour propone un fantastico  afternoon tea, dove la tradizione viene reinterpretata sia nei sapori che nelle forme dando vita a creazioni davvero uniche. Prendetevi tutto il tempo per gustare le squisitezze e gli ottimi tè che vi proporranno, comodamente seduti  nella sala in stile coloniale che ricorda i fasti del grande Impero inglese.













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