Cracovia in tre giorni






 Cracovia è una città giovane e animata, grazie alla famosa università Jagellonica, che ospita studenti provenienti da tutta Europa e al turismo, attirato dalla ricchezza del suo patrimonio storico e culturale. Per una visita soddisfacente, senza però pretese di esaustività, servono almeno tre giorni, ma se volete avere una visione più ampia che permetta anche di fare escursioni al di fuori della città, è necessaria una settimana. A poca distanza  si trovano dei luoghi particolarmente interessanti, in primis il tristemente famoso campo nazista di Auschwitz, ma anche il santuario di Częstochowa, uno dei più importanti centri del culto cattolico in Europa noto per la Madonna Nera e le miniere di sale di Wieliczka; inoltre è possibile raggiungere in giornata anche Varsavia, la capitale polacca, in treno occorrono all’incirca due ore e mezza, forse la cosa è un po’ forzata, perché Varsavia richiederebbe qualche giorno a sé, ma si può fare. 


Collina di Wavel


Da non perdere 


La Città Vecchia (Stare Miasto). 

Racchiusa dal parco di Planty, che ripercorre sostituendo quello che un tempo era il percorso delle mura cittadine, delle quali sono ancora visibili il Barbacane e la porta di S. Floriano, ha il suo punto focale nel Rynek Glówny, la Piazza del Mercato, la più grande piazza medievale d’Europa risalente al 1257. Il centro storico, con le sue vie pedonali, le piazze pittoresche, i palazzi storici e gli edifici religiosi è un gioiello tutto da esplorare, non c’è un angolo, né uno scorcio che non valga una sosta. 


Piazza del Mercato


Mercato dei tessuti (Sukiennice)

Al centro della Piazza del Mercato c’è l’edificio del mercato dei tessuti, costruito nel XIII sec. venne distrutto da un incendio nel 1555 e in seguito ricostruito in stile Rinascimentale, articolato su due piani, entrambi dedicati al commercio; con il passare del tempo, a causa dell’assenza di manutenzione, perse l’originario splendore e fu solo nell’ottocento che venne approntato un  restauro significativo, le vecchie baracche dei venditori demolite e sostituite e il primo piano arricchito di arcate e adibito a galleria di pittura polacca. La hall al piano terreno ha ancora oggi funzione commerciale, anche se non più per i tessuti, ci sono bancarelle che vendono souvenir e soprattutto gioielli e oggetti in ambra, la resina fossile delle conifere che è uno dei simboli del paese.


La torre campanaria del municipio. 

Giusto a fianco dell’edificio del mercato, spicca nel mezzo della piazza con i suoi 70 metri di altezza. Costruita nel XIV sec. in stile gotico, in pietra e mattoni è l’unica parte rimasta del vecchio municipio demolito nel 1820. La torre (visitabile al suo interno) è alta 70 metri e inclinata di 50 centimetri, nei sotterranei, dove attualmente si trova un teatro,  ospitava le prigioni cittadine con tanto di camera per le torture dei prigionieri.


Adam Mickiewicz.

Di fronte a uno degli ingressi del mercato è situata la grande statua in bronzo del poeta romantico Adam Mickiewicz, circondata alla base da allegorie simboleggianti patria, scienza, coraggio, poesia; inaugurata alla fine dell’ottocento venne smantellata dai nazisti all’inizio della guerra e fece la sua ricomparsa negli anni ‘50.


Via Kanonicza


S. Adalberto.

La piccola chiesa di S. Adalberto è una delle più antiche chiese in pietra del paese, collocata all’intersezione tra la Piazza del Mercato e la pedonale via Grodzka. Restaurata e arredata in stile barocco nel XVII sec. ha mantenuto l’originario aspetto romanico dell’ XI sec., sono ancora visibili alcune delle piccole pietre rettangolari originali nella parte inferiore delle mura che fungono da fondamenta dell’edificio attuale. Fondata probabilmente da S. Adalberto stesso, addirittura quasi un secolo prima della creazione della piazza è possibile vedere qual’era il livello di quest’ultima, essendo il muro e il portale rivolti verso via Grodzka, visibili fino a quasi 2 metri sotto il livello del manto stradale.


Basilica di S. Maria.

A uno degli angoli della piazza si trova la Basilica di Santa Maria, in stile gotico, risale al XIV sec., è fiancheggiata da due torri di altezze differenti, la più alta sormontata da una guglia tardo gotica era la vedetta della città (da aprile a ottobre si può acquistare il biglietto per visitare la torre e salire ad ammirare il panorama della città), mentre l’altra sormontata da una cupola rinascimentale ha al suo interno 5 campane di cui una risalente al XIV sec. All’interno i pezzi forti sono l’altare risalente al 1489, un’opera di Veit Stoss composta da più di 200 immagini di scene di vita della Madonna caratterizzate da un incredibile realismo la cui realizzazione richiese 12 anni di lavoro e il soffitto, che riproduce un cielo stellato con sfondo azzurro decorato in oro.

Dettaglio della Basilica di S. Maria

 

La tranquilla piazzetta di S. Maria, in origine area adibita al cimitero che circondava la Basilica omonima separa quest’ultima dalla chiesa gotica di S. Barbara, risalente al XIV sec. era anch’essa situata sulla area cimiteriale, di piccole dimensioni, con il tetto a doppio spiovente è interessante dal punto di vista storico e architettonico.


Alle spalle della chiesa di Santa Barbara c’è il Maly Rinek, la piazza del piccolo mercato, circondata da interessanti edifici, ospita bancarelle di street food e artigianato, belle le ceramiche e ottime le salsicce alla griglia servite nel pane.


Università Jagellonica.

L’università di Cracovia, una delle più antiche al mondo, in Europa seconda solo a Praga, è stata fondata da re Casimiro III il Grande nel 1364 con il nome di Accademia Cracoviana. Dopo un periodo di declino a seguito della morte del sovrano, l’università ha ripreso vigore grazie alla regina Edvige che, con il permesso del papa, ha creato la facoltà teologica. All'Accademia di Cracovia arrivavano studenti da tutta Europa, soprattutto per le celebri facoltà di scienze giuridiche, matematica e astronomia,  tra il 1491 e il 1495 vi studiò anche l’astronomo Niccolò Copernico. Nel 1817, in ricordo del suo fondatore, l’Accademia fu rinominata Università Jagellonica. L’Università può annoverare tra i suoi studenti personaggi illustri, oltre al summenzionato Copernico, ricordiamo papa Giovanni Paolo II e il re polacco Giovanni III Sobiesky, nonché vari scienziati e umanisti. Interessante la visita al Collegium Maius, nato nel XV secolo dall’unione di più edifici adiacenti, ospita una collezione di reperti storici e scientifici; varcando il portale gotico dell’ingresso principale si entra nel cortile con portico ad arcate su cui si affacciano le sale al piano terra in cui si tenevano le lezioni, salendo la scala dei professori si giunge al portico del primo piano dove la porta aurea (sulla quale si trova il carillon con figure che si animano ogni giorno alle 13) dà accesso alla biblioteca; la visita prosegue  alla Stuba Communis, ovvero quello che era il refettorio dei professori, poi alla stanza di Copernico, con strumenti astronomici e astrologici  e infine all’Aula avente funzioni di rappresentanza. 

Gli edifici dell’università sono situati ai margini del centro storico e sono circondati dal parco Planty, ciò rende la zona particolarmente piacevole per una passeggiata.


Collina di Wavel


Ingresso al cortile del castello


La collina di Wavel.

Ai margini della città vecchia, ospita gli edifici del castello e della cattedrale, collocandoli in una bellissima posizione panoramica da cui si gode la vista del centro storico da un lato e il fiume Vistola con il quartiere ebraico dall’altra. Il complesso è stato costruito in origine nell’XI sec. da re Casimiro I che lo scelse come residenza e poi rimaneggiato dai successivi sovrani, fino a divenire una caserma militare per mano degli austriaci. L’aspetto attuale riflette tutti i restauri e cambiamenti subiti, ovvero un mix di stili gotico, rinascimentale e barocco. La visita al castello può iniziare dai sotterranei nei quali si snoda un percorso alla scoperta di quello che era il nucleo originale dell’edificio gotico, per poi continuare con gli appartamenti reali, le sale di rappresentanza e il tesoro della corona. Se non si opta per un tour guidato, il biglietto è comunque comprensivo di audio guida disponibile in tutte le lingue, la visita completa richiederà non meno di tre ore. Nel periodo estivo è visitabile anche la grotta del drago di Wavel, scavata sotto al castello, secondo la leggenda era la dimora di un drago che terrorizzava gli abitanti della zona. 


Cattedrale


Chi non fosse ancora stanco di cimeli storici può affrontare a seguire anche la visita della cattedrale, per cui è previsto l’acquisto di un biglietto a parte. La costruzione dell’edificio originario è attestata intorno all’anno 1000, anche se di essa restano poche tracce, mentre le parti più antiche ancor’oggi intatte sono la cripta di S. Leonardo sostenuta da otto colonne e la parte inferiore della torre delle campane d’argento, risalenti al periodo tra XI e XII sec. La pianta odierna dell’edificio risale al XIV sec. ma nel corso dei secoli sono state aggiunte varie cappelle in diversi stili. Entrando si nota subito al centro il sepolcro seicentesco a baldacchino di S. Stanislao, vescovo e patrono della Polonia, proseguendo nella visita si troveranno i sarcofagi di monarchi polacchi sia nelle navate che nelle cappelle e poi ancora nelle cripte insieme a quelli di altri uomini illustri. Nella torre di Sigismondo c’è l’omonima campana, così chiamata in memoria di re Sigismondo I Jagellone il Vecchio.



Kazimierz


Kazimierz.

Nonostante comprenda anche una parte cristiana, kazimierz è noto soprattutto per essere il quartiere ebraico, fondato da re Casimiro il Grande ha ospitato per oltre seicento anni una delle più grandi comunità ebraiche d’Europa e ancora oggi passeggiando per le strade del quartiere si noteranno i retaggi storici della cultura ebraica; non perdete via Jozefa con le vecchie insegne e i murales, Plac Nowy con le bancarelle del mercato, via Szeroka con la Vecchia Sinagoga.


Ponte Padre Bernatek 


Podgorze.

Con l’ascesa al potere del nazismo gli ebrei furono confinati nel ghetto creato nel quartiere di Podgorze; lo si raggiunge attraversando la Vistola mediante il ponte pedonale Padre Bernatek, con l’installazione artistica di sculture raffiguranti acrobati. Il ghetto, funzionante tra 1941 e 1943 fu circondato da mura delle quali ancor oggi sono visibili alcuni resti; in piazza Bohaterów, un installazione artistica con sedie vuote ricorda gli ebrei che dovettero abbandonare le loro case e i loro averi; a poca distanza, quella che era la fabbrica di Oskar Schindler, resa celebre dal film “Schindler’s List” (consiglio la visione anche se riporta la realtà in modo decisamente romanzato), impianto per la produzione di smalti prima e munizioni poi, al cui interno è allestito un museo sulla storia della città durante la seconda guerra mondiale.



Kazimierz


Se a Kazimierz si respira l’atmosfera della cultura ebraica legata alle tradizioni, ma tuttora vivente e dinamica, tra sinagoghe, negozi di artigianato e ristoranti tipici, a Podgorze, oggi quartiere residenziale, ci si trova invece in un luogo della memoria, di riflessione, che riporta la mente a eventi che hanno lasciato cicatrici indelebili. 


Palazzo storico a Kazimierz


Musica.

L’amore per la musica classica è radicato nella cultura polacca, per questo l’esperienza di un concerto è davvero emozionante, anche senza  essere intenditori; si può optare per la Chopin Concert Hall, dove vengono eseguite le opere del celebre compositore e pianista polacco, ma si può assistere ad esibizioni anche in diverse  chiese della città, come quella dei Santi Pietro e Paolo che oltre all’ottima acustica offre il valore aggiunto di una cornice architettonica d’eccezione. 


La chiesa dei Santi Pietro e Paolo vista da piazza Maria Maddalena


Musei.

Il Museo Czartoryski nel quale è esposta la “Dama con l’ermellino” di Leonardo Da Vinci; il Museo di Storia Naturale con un mammut perfettamente conservato; il Museo di Arte Contemporanea, nell’area dell’ex fabbrica di Schindler; il Museo della Farmacia; la Galleria di Pittura Polacca al primo piano dell’edificio del mercato


Kazimierz


Trasporti.

Essendo Cracovia una città di dimensioni ridotte, in cui le attrazioni sono racchiuse in un’area non particolarmente vasta, il modo migliore per muoversi è senza dubbio a piedi, così da apprezzare tutti gli angoli pittoreschi che ha da offrire; detto ciò, i trasporti pubblici sono efficienti, in città si può utilizzare il tram e, per raggiungere il centro dall’aeroporto, c’è un comodissimo treno, la cui stazione è all’interno dell’aeroporto stesso, che in una ventina di minuti arriva alla stazione centrale.


Via Stradomska


Shopping.

La cosa che sicuramente vale la pena acquistare in Polonia sono oggetti e gioielli in ambra, la resina fossile delle conifere che è uno dei simboli del paese; al mercato, nella Piazza del Mercato, ma anche nei negozi, se ne trova per tutti i gusti.


Cibo.

Ho trovato un’offerta gastronomica varia e interessante, ovviamente consiglio di privilegiare i piatti tipici, ma se zuppe, pierogi e stufati di carne venissero a noia, non si avranno difficoltà a trovare ristoranti che rivisitano la tradizione anche in chiave gourmet o con un’impronta internazionale. 


Chiosco di obwarzanek


Street food.

Obwarzanek: molto simile ad un bagel, al naturale, con semi, o formaggio; se ne trovano chioschi ad ogni angolo.

Paczki: in sostanza un bombolone, fritto, al naturale o ripieno di creme o confetture.

Zapiekanka: una baguette calda aperta e farcita in mille modi diversi.

Salsicce e stinco: nelle bancarelle di street food troverete vari tipi di salsicce alla griglia, che vengono servite nel pane, a cui è possibile aggiungere crauti e salse, ma anche lo stinco con cotenna croccante.


Alchemia a Kazimierz


Segnalo alcuni dei locali che mi sono piaciuti particolarmente: 

Camelot Café (Św. Tomasza 17): dalla colazione al dopo cena questo accogliente caffé vi sorprenderà con piatti dolci, salati e bevande strepitosi.

Czarka Tearoom (Szpitalna 24): sala da tè con negozio; l’ingresso, in comune con quello della chiesa ortodossa, è un po’ nascosto, ma una volta scovato è impossibile dimenticarlo, perché in questo locale gli appassionati del tè saranno in paradiso.

Alchemia (Estery 5-31): nel quartiere di Kazimierz, su Plac Nowy, due locali adiacenti, uno più rustico, l’altro più moderno ed essenziale, perfetti dalla colazione al dopocena, servono piatti internazionali con influenze di vari paesi del mondo.

Ristorante Szara Gęś (Rynek Glówny 17): affacciato sulla piazza del mercato, questo ristorante propone piatti della tradizione rivisitati in stile gourmet.

Kluska Na Placu (Plac Szczepanski 7): anche gli scettici qui si innamoreranno della cucina locale, servita in porzioni abbondanti e ben presentata.

Morskie Oko (Plac Szczepanski 8): piatti della tradizione abbondanti e sostanziosi in un locale rustico che sembra una baita di montagna.


Kazimierz


 

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