Firenze - Consigli pratici

 






Dopo essere stata  tantissime volte a Firenze ho deciso di scrivere questo post, non per suggerire un itinerario preciso, quanto piuttosto per dare alcuni consigli pratici su come approcciare al meglio la città.




Firenze non si visita in giornata. È impensabile  avere una visione anche solo approssimativa di una città talmente impregnata di arte e storia, in un solo giorno; passeggiando per le vie del centro per la prima volta l’occhio vagherà in continuazione da un angolo all’altro senza sosta, senza avere il tempo di realizzare e capire per davvero le meraviglie che incontra. Quello che si può fare in giornata è un giro superficiale, per prendere confidenza con il luogo, magari approfittando per un po’ di shopping nei bellissimi negozi del centro.





A Firenze il turismo è sempre presente e abbondante, come del resto un po’ in tutte le città d’arte, quindi se siete alla ricerca di un rifugio per scappare dal caos e immergervi nella tranquillità, non è certo il posto giusto, ma se cercate una città con un buon grado di animazione vi troverete a meraviglia e, a dispetto di quanto a volte si sente dire, non ci si trova in una baraonda. Nelle ore serali poi, svuotata delle gite mordi e fuggi, i ritmi rallentano ed è bello approfittare di nuove prospettive.





La stazione di Santa Maria Novella è davvero molto comoda per chi volesse raggiungere la città in treno, situata giusto a pochi passi dalla zona pedonale, in particolare dall’ omonima e bellissima piazza  di Santa Maria Novella. Servendosi invece dell’ auto è necessario rassegnarsi ai costosi garage del centro per parcheggiare e prepararsi alle zone a traffico limitato (tanto per capirci, basta un attimo di  distrazione per trovarsi in piazza Duomo con l’auto 😂).



La storia di Firenze è indissolubilmente legata a quella dei Medici, la potentissima dinastia che ha dato i natali tra gli altri a Lorenzo il Magnifico. Non perdete una visita alle Cappelle Medicee, il luogo di sepoltura dei più illustri membri della  famiglia, situate sul retro della Basilica di San Lorenzo (prenotazione obbligatoria). Per gli storici più appassionati consiglio come lettura propedeutica il romanzo: “I Medici. Una famiglia al potere” di Marcello Vannucci, un avvincente excursus sulle vicende degli appartenenti al casato che hanno gettato luci ed ombre sulla città di Firenze.




Cibi tipici che è doveroso provare durante una visita in città (vegani e vegetariani possono saltare questo capitolo 😂):


Bistecca alla fiorentina: la regina assoluta della cucina toscana, la parte posteriore della lombata di manzo con forma a t, osso al centro, filetto da una parte e contro filetto dall’altra, servita rigorosamente al sangue (non vi stupite se i ristoratori si rifiuteranno di servirvi una bistecca ben cotta, perché proprio non si può fare, meglio scegliere una diversa pietanza). Purtroppo trovare carne eccellente non è sempre facile, molti locali espongono in vetrina la merce più pregiata, ma non è sicuro che quello che vi arriverà al tavolo sarà all’altezza delle aspettative e soprattutto del prezzo che pagherete. Sono stata diverse volte da: I Tuscani (Piazza di S. Pancrazio 2r) dove la carne è la vera protagonista del menù e per lo più è di elevata qualità, ma anche qui non mi è mancato di vedere alcune cadute di stile  (riservare determinati prodotti ai turisti, dando per scontato che in quanto tali siano  incompetenti e per di più dirlo ad alta voce, pensando di non essere sentiti è davvero scorretto). 


Lampredotto: parte dello stomaco bovino, bollito con verdure, poi tagliato a pezzi e servito in un panino bagnato nel brodo di cottura e condito con salsa verde. La carne è morbida e scioglievole, con un gusto intenso ma equilibrato. In città troverete diversi lampredottai, io di solito vado dal “Trippaio del Porcellino” in Piazza del Mercato Nuovo, ma se ne trovano tanti davvero ottimi.


Crostini alla toscana: un antipasto sfizioso dal gusto unico, composto da pane toscano senza sale spalmato di fegatini di pollo.


Schiacciata: un tipo di focaccia da farcire con salumi. Il posto più famoso dove gustarla è l’Antico Vinaio (solo asporto, non ha posti a sedere), ha diverse sedi non solo in città ma anche sparse per il mondo; se vedete file chilometriche nei borghi cittadini saprete di essere in prossimità di questo locale, ma non spaventatevi, hanno un’organizzazione tale che  i tempi di attesa sono piuttosto ridotti. Se si gradisce il servizio al tavolo provate Lo Schiacciavino (Via G. Verdi 6r), propone taglieri e schiacciate, quella con salsiccia e stracchino è squisita.


Schiacciata Fiorentina: da non confondere con quella summenzionata, è una torta dolce, soffice e bassa tipica del periodo di Carnevale, cotta in teglia rettangolare e spolverata con zucchero a velo a creare in superficie il giglio fiorentino. Ne sono sorte nel tempo diverse versioni elaborate, la mia preferita è quella farcita con crema chantilly.

 



Bar e pasticcerie: qui vado sul classico, a costo di risultare noiosa e prevedibile, ma quelli che mi piacciono maggiormente sono i locali storici, con gli arredi d’epoca e il fascino d’altri tempi. 

Rivoire: in Piazza della Signoria, con il dehor che affaccia direttamente su Palazzo Vecchio, è un must per gli amanti del cioccolato; Enrico Rivoire  diventò il fornitore ufficiale di cioccolato della famiglia reale torinese e seguì la corte nella nuova capitale italiana, Firenze, dove nel 1872 aprì il suo locale: una “fabbrica di cioccolato a vapore”. 

Paszkowski: in Piazza della Repubblica, acquistato dalla famiglia polacca Paszkowski agli inizi del novecento, fu prima una birreria in stile viennese e poi un caffè concerto, luogo di ritrovo di artisti e letterati così come Gilli, situato proprio accanto; entrambi sono i posti giusti per l’aperitivo o per un tè accompagnato da buona pasticceria.

Melaleuca(Lungarno delle Grazie 18): una ventata di novità, gestione e clientela giovane per questo caffè dall’allure internazionale perfetto per il brunch (da provare assolutamente il cinnamon roll e i pancakes, ma badate di essere affamati perché le dimensioni sono oltremodo generose).




Almeno una volta:


-Piazza Duomo: passeggiando per il centro è impossibile non imbattersi in Piazza Duomo, dove si possono ammirare  la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, con la Cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e il Battistero, tutt’intorno circondati da palazzi storici. Ovviamente tutto quanto è presente in Piazza Duomo merita una visita accurata, non solo all’esterno, ma anche nei bellissimi interni.


-Piazza e Basilica di Santa Croce, al cui interno si possono ammirare tesori unici, come il sepolcro di Michelangelo Buonarroti e il cenotafio di Dante Alighieri.


-Piazza e Basilica di Santa Maria Novella, con le cappelle nobiliari e i magnifici affreschi.


-Palazzo Vecchio: situato in Piazza della Signoria è la sede del Municipio cittadino nonché un magistrale esempio di architettura che racchiude al suo interno decori di artisti del calibro di Donatello, Bronzino e Michelangelo.


-Galleria degli Uffizi: parte del complesso museale denominato “Gallerie degli Uffizi” che comprende, oltre alla Galleria stessa, il Corridoio Vasariano, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli; la Galleria, fondata da Cosimo I de’ Medici con l’intento di ospitare gli uffici amministrativi e giudiziari della città, è poi divenuta sede delle collezioni medicee ed ha continuato ad arricchirsi nel tempo, tanto da essere oggi considerata uno dei più importanti musei al mondo.

Se non si acquistano i biglietti on line l’ attesa in coda è lunghissima e bisogna mettere in conto comunque un po’ di fila, sia all’ingresso, che all’interno del museo e almeno un paio d’ore per la visita. A meno di non avere a disposizione un discreto numero di giorni in città, eviterei gli Uffizi durante una prima visita e opterei per qualcosa di dimensioni più contenute.


-Palazzo Pitti e Giardino di Boboli:  residenza del banchiere Luca Pitti, poi acquistato dalla famiglia Medici che ne fece la propria residenza è ora la sede di un insieme di musei: la Galleria Palatina, gli Appartamenti Imperiali e Reali, il museo della moda e del costume, il museo d’arte moderna e il museo degli argenti. Dal palazzo si ha accesso ai giardini. 


-Passeggiata serale sul Lungarno: le luci dei lampioni e lo scorrere del fiume creano un’atmosfera magica.


-Libreria Giunti Odeon (Piazza degli Strozzi): libreria e cinema insieme.


-Aquaflor Firenze (Borgo Santa Croce 6): distante giusto pochi passi dalla Basilica di Santa Croce troverete questa esclusiva casa di Profumeria; il rinascimentale palazzo Corsini Antinori Serristori ospita atelier, laboratorio e olfattorio con oltre 1500 preziose essenze provenienti da ogni angolo del mondo.


-La Via Del Tè Firenze: negozi di tè e tisane con un’infinità di miscele pregiate e,  in Via Santo Spirito 11, c’è anche la sala da tè, per la degustazione sul posto accompagnata da un buon dolce.


-La Rinascente (Piazza della Repubblica 4): in caso di pioggia (ma non solo…) approfittate per un po’ di shopping in questo centro commerciale in pieno centro; all’interno troverete una grande varietà di marchi sia per uomo che per donna.





Prima della visita informatevi su eventi e mostre temporanee, ne troverete di ogni genere lungo tutto il corso dell’anno.


Da provare (la mia personale lista di ciò che vorrei sperimentare):


-Firenze Rocks: il festival di musica che si tiene ogni anno a giugno alla Visarno Arena.

-La schiacciata di Sapori toscani street food (Via dello Sprone 15/a; Borgo degli Albizi 33/r)

-Antico Ristorante Paoli 1827 (Via dei tavolini 12/r)

-Ristorante Il Santo Bevitore (Via Santo Spirito 64/r)

-Wild Buns Bakery (Via Camaldoli 1/r): pasticceria scandinava.

-Rooster Cafe (Via Porta Rossa 63r; Via Sant’Egidio 37r): brunch e cocktail.

-SandwiChic (Via S. Gallo 3r): piccolo locale con insegna storica, molto caratteristico, per panini e schiacciate da asporto.

-SimBIOsi Cafe e Bistro (Via de’ Ginori): caffetteria ma anche ristorante in una location interessante e dall’aspetto accogliente.

-La Ménagère (Via de’ Ginori 8r): bistro ma anche punto vendita di fiori e oggettistica.


Una curiosità:


Nel centro storico di Firenze la numerazione civica ha una particolarità unica in Italia: ci sono numeri rossi, appartenenti alle attività commerciali e numeri blu, assegnati agli edifici residenziali.  La numerazione civica a Firenze fu introdotta e regolamentata nel Settecento, quando la città divenne capitale; fu stabilito che la numerazione delle strade iniziasse, dove possibile, dal lato della strada più vicino al fiume Arno, mentre per le vie parallele al fiume sarebbe dovuta iniziare a "monte", ovvero a est. L’introduzione dei numeri rossi (contraddistinti dalla lettera r a fianco del numero) risale invece agli inizi del Novecento.


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